giovedì 23 febbraio 2012

27 Gennaio 2012: a Bergamo, su iniziativa dei Consiglieri Regionali Giosuè Frosio e Roberto Pedretti, riparte il tavolo interprovinciale sui problemi del mondo venatorio


Terminata la stagione venatoria, su iniziativa mia e del collega Giosuè Frosio, è stato convocato, presso la sede della Lega Nord di Bergamo, il tavolo interprovinciale per affrontare le problematiche che interessano il mondo venatorio.
Nella sede Provinciale della Lega a Bergamo in Via Berlese 1, erano presenti il vice presidente del Consiglio regionale Lombardo Carlo Saffioti (Pdl), l'assessore regionale Monica Rizzi (Lega Nord), i consiglieri regionali della Lega Nord (Giosuè Frosio, Pierluigi Toscani, Alessandro Marelli, Roberto Pedretti, Dario Bianchi) e i consiglieri del PDL (Mauro Parolini e Vanni Ligasacchi che ha accompagnato l'Europarlamentare Carlo Fidanza membro della commissione Agricoltura Europea).
Presenti anche i rappresentanti delle associazioni venatorie: A.C.L BG, A.C.L BS, ENAL CACCIA BG, ENAAL CACCIA BS, CACCIATORI PADANI BG, LIBERA CACCIA BG, LEGA DIFESA CACCIA BG, A.N.U.U. BG, C.P.A LUMEZZANE, ARCICACCIA BS, A.N.U.U. BS, ITALCACCIA BG E BS, FEDERAZIONE ITALIANA DELAA CACCIA BG E BS, ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIBERA CACCIA BS, FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA BS, CACCIATORI PDANI, Sig. Gian Carlo Bosio (Responsabile caccia per la Provincia di BG.
Il tavolo tecnico è uno strumento che ha funzionato bene negli anni scorsi, che ha prodotto risultati significativi pertanto noi Consiglieri Regionali abbiamo deciso di far ripartire, convinti e determinati a rivincere l’infinita battaglia sull’ottenimento delle deroghe.
Si è iniziato analizzando la situazione attuale con le varie sentenze e impugnative inerenti le leggi regionali sulle "caccia in deroga e catture"; poi si è discusso sui vari attacchi che puntualmente avvengono al mondo venatorio e sulla strumentalizzazione della stessa attività.
Si stata altresì evidenziata l’impellente necessità della modifica dell'articolo 19bis della legge nazionale 157/92 e come debba avvenire un'informazione quanto mai corretta alla Comunità Europea ed ai mezzi di informazione nazionale.
Per la caccia in deroga bisogna attivare prima possibile l'osservatorio regionale, anche alla luce della sentenza riguardante la regione Sardegna e intraprendere il colloquio con la Commissione Europea per raggiungere l'obbiettivo di realizzare una legge che abbia anche il consenso dal sopra citato organismo.
Noi Consiglieri regionali abbiamo concretizzato, in sede istituzionale, le tappe che li vedranno protagonisti a Bruxelles a fine febbraio. Infatti una delegazione regionale della giunta e del Consiglio, oltre a due rappresentanti della associazioni del mondo venatorio, si recherà presso la sede comunitaria al fine di presentare alle autorità europee competenti un nuovo progetto e acquisire il consegno di deroga per alcune specie.
Il fine, inutile dirlo, è quello di ottenere una legge per le deroghe e gli impianti di cattura che dia certezza a queste attività tradizionali negli anni a venire e che siano al riparo da eventuali ricorsi alla Corte Costituzionale o a quella di Giustizia Europea.
Difficile, ma non impossibile, sarà trovare una soluzione inerente la legge sulle catture, capendo quali sono i problemi di incostituzionalità di quelle precedenti in modo da intervenire dando delle sicurezze alla stessa attività.
Ultimo argomento, ma non meno importante, è la modifica della legge regionale 26/93 che coinvolge tutte le Amministrazioni provinciali, toccando tutto il mondo venatorio lombardo e il mondo agricolo.
Al termine ho programmato la scaletta dei incontri per poter organizzare al meglio i lavori da svolgere; il prossimo appuntamento è previsto per fine febbraio.

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