Un'interrogazione parlamentare in cambio della fine dello sciopero della fame. E' l'accordo strappato oggi dai carcerati di via Gleno al deputato del Pd Antonio Misiani e al consigliere regionale Roberto Pedretti (Lega Nord). L'astensione dai pasti, iniziata pochi giorni fa dai detenuti, rientrerà dunque entro domani mattina. La protesta era iniziata contro il sovraffollamento, visto che nel penitenziario su 400 posti disponibili ci sono 500 carcerati.
Dopo l'incontro fra 8 rappresentanti dei detenuti e i due politici, si è concordato l'oggetto dell'interrogazione parlamentare, affiché vengano concessi indulto e amnistia, l'abolizione della legge Cirielli sulla recidività (che rimette in carcere per i reati minori) e il rimpatrio, per l'ultimo periodo di detenzione, per tutti gli stranieri che ne facciano richiesta.
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