martedì 13 settembre 2011

"Anche senza Consiglio Regionale io ho lavorato"

Politica
Pedretti (Lega) - L'esponente della Lega in consiglio al Pirellone disposto da subito a sfobiciate e tagli profondi per ridurre i costi della politica.

"Anche senza Consiglio regionale io ho lavorato"

“Cinquanta giorni di ferie? Io mica li ho fatti”. Roberto Pedretti, consigliere della Lega, si stupisce e subito controlla l’agenda. “Il mio ufficio in Regione ha chiuso il 5 di agosto e alla fine del mese ero già alla scrivania. Sono slittate solamente le convocazioni per le commissioni, ma la mia lunedì 12 settembre si ritrova già”.
L’ultima seduta del consiglio regionale è del 29 luglio, la prossima dovrebbe essere fissata per il 20 settembre. Sono cinquanta giorni netti.
“Dati certi per quanto riguarda i lavori del consiglio regionale, ma un consigliere regionale anche senza consiglio continua a lavorare. Io ho incontrato le aziende in crisi, i consiglieri comunali, persone che avevano bisogno. Anzi, proprio grazie a queste pause dei lavori del Pirellone è possibile stare di più con la gente, con i cittadine e capire le loro esigenze”.
Tra le richieste dei cittadini c’è anche la riduzione dei costi della politica?
“Certo. Stiamo attraversando un periodo economico dei più difficili. L’incontro con i lavoratori delle aziende in crisi è la cartina di tornasole di questa situazione. La politica si batte per evitare, come e quando può, queste situazioni. Poi anche noi come politici dobbiamo cambiare. La Lega ha sottoscritto una proposta di legge regionale per l’abolizione dell’assegno vitalizio per gli ex consiglieri regionali”.
Insomma, non è contrario ai tagli della politica?
“Sono favorevole. Bisogna cambiare mentalità. Però non si deve esagerare, non si deve sparare sulla politica. Premetto che non voglio difendere la categoria. Occorre però riformare, tagliare privilegi e sprechi che sono in parte riservati ai politici e in parte a certi dirigenti che percepiscono stipendi da favola”.
Fermiamoci alla politica. Lei sarebbe favorevole alla riduzione del suo stipendio?
“Sì, sono favorevole. Però non mi limiterei a quello”.
Che cosa propone?
“Sono uno che viene dal settore privato, sono abituato a lavorare per obiettivi. Se un politico, ma il discorso vale anche per un dirigente pubblico, non raggiunge certi obiettivi che si era prefisso non deve percepire nulla”.
Adesso non sarà un po’ troppo severo?
“No. Sono contrario a certi benefici e agli incentivi a pioggia. Occorre ragionare per obiettivi e premiare con incentivi chi li ha raggiunti”.
Visto che è in vena di tagli, che cosa taglierebbe ancora?
“Il trattamento di fine rapporto alla fine della legislatura. Uno spreco”.
Tagli e sforbiciate che però saranno valide dalla prossima legislatura?
“Qualcosa si può fare anche oggi. Se ci sono proposte di legge pronte per ridurre i costi della politica regionale, si possono mettere in calendario ed io sono pronto a votarle".

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