DOTAZIONE FINANZIARIA
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Il bando sostiene azioni di semplificazione ed
è articolato in due differenti Misure per una dotazione
finanziaria complessiva pari a € 2.150.000,00.
La dotazione
finanziaria per la Misura 1 è pari a € 150.000,00;
per la Misura 2 è pari ad €
2.000.000,00.
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BENEFICIARI
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Per
la Misura 1 possono presentare domanda in forma singola o
aggregata le seguenti tipologie di enti:
a) Enti locali;
b) Uffici dell’Amministrazione dello Stato sul
territorio regionale;
c) Camere di Commercio;
d) Università.
In caso di aggregazioni tra più enti, la
domanda deve essere presentata, pena l’esclusione, unicamente dall’Ente
proponente. Ciascun ente può presentare fino ad un massimo di n.3 buone
prassi.
Per
la misura 2 possono presentare domanda , ed essere
Capofila, esclusivamente i comuni con popolazione superiore a 5.000
abitanti, le Unioni dei Comuni lombarde ai sensi della l.r.19/2008 e le
Comunità montane.
La partecipazione è consentita esclusivamente
in partenariato con almeno uno dei seguenti soggetti:
a) Enti locali;
b) Uffici dell’Amministrazione dello Stato sul
territorio regionale;
c) Camere di Commercio;
d) Università.
I progetti di semplificazione devono essere
realizzati nel territorio di Regione Lombardia.
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MODALITÀ DEL
CONTRIBUTO
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Misura 1:
Le buone
prassi selezionate riceveranno ciascuna un riconoscimento pari a €
10.000,00 e saranno inserite nella “Vetrina delle Buone Prassi di
Semplificazione di Regione Lombardia” sul sito www.semplificazione.regione.lombardia.it.
I
beneficiari saranno poi invitati alla presentazione della buona prassi nel
corso di un evento pubblico durante il quale riceveranno il riconoscimento di
“Ente semplice 2012”.
Misura 2:
Il
contributo viene erogato a fondo perduto fino ad un massimo del 70% delle
spese ritenute ammissibili per ogni progetto innovativo di
semplificazione e non potrà superare l'importo di € 210.000,00.
La spesa minima per progetto è di € 75.000,00.
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INTERVENTI
AMMISSIBILI
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Per la misura 1:
sono
considerati ammissibili le buone prassi di semplificazione realizzate entro
la data di presentazione della domanda che abbiano prodotto risultati rilevanti
e misurabili in termini di benefici a favore del cittadino e delle imprese.
Le
azioni potranno riguardare le seguenti tipologie di semplificazione:
-
semplificazione amministrativa di procedure, procedimenti, percorsi di
trasparenza e accesso ai servizi;
-
semplificazione organizzativa (riorganizzazione di servizi, processi,
procedure, orari etc.);
-
semplificazione tramite uso degli strumenti informatici e digitali;
-
altre forme di semplificazione con forte impatto sul cittadino.
Nello
specifico costituiscono ambiti ammissibili delle buone prassi i servizi
rivolti ai cittadini, alle imprese e alle famiglie.
Gli
esempi sotto riportati non sono esaustivi delle buone prassi che potranno
essere presentate:
1. Servizi
ai cittadini e alle imprese:
a.
Gestione servizi pubblici (es. trasporto pubblico locale, igiene urbana,
polizia locale, tributi e tariffe, etc.);
b.
Procedure autorizzative, concessorie e regolamentari (es. uso aree pubbliche,
locali pubblici, attività sportive e culturali, edilizia convenzionata,
etc.).
2. Servizi
alla persona e alle famiglie:
a.
Servizi scolastici (es. edilizia di scuole primarie e secondarie, trasporti
alunni e studenti, mense scolastiche, supporto alla disabilità, strumenti
innovativi di comunicazione scuola – famiglia, etc.);
b.
Servizi culturali (es. biblioteche, musei, gallerie, teatri, corsi, etc.);
c.
Servizi di conciliazione famiglia – lavoro (es. orari sportelli, forme
facilitate e/o dedicate di accesso a servizi e procedure, servizi online a
carattere innovativo, etc.).
Non
sono ammissibili per il riconoscimento le proposte presentate da soggetti che
abbiano già ottenuto per la medesima buona prassi un finanziamento
regionale, nazionale o comunitario.
Per la misura 2:
Il
progetto si configura come un progetto integrato di azioni di
semplificazione realizzate congiuntamente da tutti gli enti, che
costituiscono il partenariato, con l’obiettivo di produrre risultati concreti
e misurabili in termini di semplificazione.
Le
azioni potranno riguardare le seguenti tipologie di semplificazione:
-
semplificazione amministrativa di procedure, procedimenti, percorsi di
trasparenza e accesso ai servizi;
-
semplificazione organizzativa (riorganizzazione di servizi, processi,
procedure, orari, etc.);
-
semplificazione attraverso uso degli strumenti informatici e digitali;
-
altre forme di semplificazione innovativa con forte impatto sul cittadino. Nello
specifico costituiscono ambiti ammissibili delle buone prassi i servizi
rivolti ai cittadini, alle imprese e alle famiglie.
Gli
esempi sotto riportati non sono esaustivi delle buone prassi che potranno
essere presentate:
1.
Servizi ai cittadini e alle imprese:
a.
Gestione servizi pubblici (es. trasporto pubblico locale, igiene urbana,
polizia locale, tributi e tariffe, etc.);
b.
Procedure autorizzative, concessorie e regolamentari (es. uso aree pubbliche,
locali pubblici, attività sportive e culturali, edilizia convenzionata, etc.).
2. Servizi
alla persona e alle famiglie:
a.
Servizi scolastici (es. edilizia di scuole primarie e secondarie, trasporti
alunni e studenti, mense scolastiche, supporto alla disabilità, strumenti
innovativi di comunicazione scuola – famiglia, etc.);
b.
Servizi culturali (es. biblioteche, musei, gallerie, teatri, corsi, etc.);
c.
Servizi di conciliazione famiglia – lavoro (es. orari sportelli, forme
facilitate e/o dedicate di accesso a servizi e procedure, servizi online a
carattere innovativo, etc.).
Non
sono ammissibili a contributo le proposte presentate da soggetti che abbiano
già ottenuto per il medesimo progetto un finanziamento regionale,
nazionale o comunitario.
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SPESE AMMISSIBILI
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Per la misura 1:
Nella
domanda andranno indicati, al fine di valutarne la replicabilità, i costi
sostenuti per la realizzazione della buona prassi, in particolare andranno
specificati:
a)
Acquisto di strumenti e attrezzature (hardware);
b)
Altri investimenti immateriali (software e licenze d’uso);
c)
Altri investimenti materiali;
d)
Attività di consulenza, incarichi professionali e prestazioni di servizio;
e)
Attività di formazione;
f)
Attività di promozione e comunicazione;
g)
Spese di personale interno;
h)
Studi e analisi;
i)
Spese generali;
l)
Altre spese.
Per la misura 2:
Sono
ritenute ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a)
Acquisto e installazione strumentazione e attrezzature (hardware);
b)
Altri investimenti immateriali (software e licenze d’uso);
c)
Altri investimenti materiali;
d)
Attività di consulenza, incarichi professionali e prestazioni di servizio
(max.25%);
e)
Attività di formazione;
f)
Attività di promozione e comunicazione;
g)
Spese di personale interno (max.25%);
h)
Studi e analisi;
i)
Spese generali (max.5%);
l)
Solo per il Capofila: spese per azioni di promozione e coordinamento (eventi,
campagne di sensibilizzazione).
I
massimali sopra riportati per alcune tipologie di spesa sono da considerarsi
su base complessiva dell’intero progetto e non relativamente al singolo
partner.
Non
saranno considerati ammissibili costi che non siano direttamente finalizzati
all’attuazione del progetto.
Nel
calcolo della spesa ammissibile, alle singole voci di spesa, può essere
inclusa l’I.V.A., qualora la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o
compensata dal soggetto beneficiario.
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SCADENZA
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La
domanda di partecipazione al bando deve essere presentata esclusivamente
on line utilizzando il servizio finanziamenti online a partire
dalle ore 10:00 del 6 giugno 2012.
Le
candidature saranno aperte fino alle ore 12:30:
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martedì 15 maggio 2012
Bando "Lombardia più semplice"
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