martedì 15 maggio 2012

Bando "Lombardia più semplice"


DOTAZIONE FINANZIARIA
Il bando sostiene azioni di semplificazione ed è articolato in due differenti Misure per una dotazione finanziaria complessiva pari a € 2.150.000,00.
La dotazione finanziaria per la Misura 1 è pari a € 150.000,00; per la Misura 2 è pari ad € 2.000.000,00.
BENEFICIARI
Per la Misura 1 possono presentare domanda in forma singola o aggregata le seguenti tipologie di enti:
a) Enti locali;
b) Uffici dell’Amministrazione dello Stato sul territorio regionale;
c) Camere di Commercio;
d) Università.

In caso di aggregazioni tra più enti, la domanda deve essere presentata, pena l’esclusione, unicamente dall’Ente proponente. Ciascun ente può presentare fino ad un massimo di n.3 buone prassi.

Per la misura 2 possono presentare domanda , ed essere Capofila, esclusivamente i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, le Unioni dei Comuni lombarde ai sensi della l.r.19/2008 e le Comunità montane.

La partecipazione è consentita esclusivamente in partenariato con almeno uno dei seguenti soggetti:
a) Enti locali;
b) Uffici dell’Amministrazione dello Stato sul territorio regionale;
c) Camere di Commercio;
d) Università.

I progetti di semplificazione devono essere realizzati nel territorio di Regione Lombardia.
MODALITÀ DEL
CONTRIBUTO
Misura 1:

Le buone prassi selezionate riceveranno ciascuna un riconoscimento pari a € 10.000,00 e saranno inserite nella “Vetrina delle Buone Prassi di Semplificazione di Regione Lombardia” sul sito www.semplificazione.regione.lombardia.it.
I beneficiari saranno poi invitati alla presentazione della buona prassi nel corso di un evento pubblico durante il quale riceveranno il riconoscimento di “Ente semplice 2012”.

Misura 2:

Il contributo viene erogato a fondo perduto fino ad un massimo del 70% delle spese ritenute ammissibili per ogni progetto innovativo di semplificazione e non potrà superare l'importo di  € 210.000,00. La spesa minima per progetto è di € 75.000,00.
INTERVENTI AMMISSIBILI
Per la misura 1:

sono considerati ammissibili le buone prassi di semplificazione realizzate entro la data di presentazione della domanda che abbiano prodotto risultati rilevanti e misurabili in termini di benefici a favore del cittadino e delle imprese.

Le azioni potranno riguardare le seguenti tipologie di semplificazione:
- semplificazione amministrativa di procedure, procedimenti, percorsi di trasparenza e accesso ai servizi;
- semplificazione organizzativa (riorganizzazione di servizi, processi, procedure, orari etc.);
- semplificazione tramite uso degli strumenti informatici e digitali;
- altre forme di semplificazione con forte impatto sul cittadino.
Nello specifico costituiscono ambiti ammissibili delle buone prassi i servizi rivolti ai cittadini, alle imprese e alle famiglie.
Gli esempi sotto riportati non sono esaustivi delle buone prassi che potranno essere presentate:
1. Servizi ai cittadini e alle imprese:
a. Gestione servizi pubblici (es. trasporto pubblico locale, igiene urbana, polizia locale, tributi e tariffe, etc.);
b. Procedure autorizzative, concessorie e regolamentari (es. uso aree pubbliche, locali pubblici, attività sportive e culturali, edilizia convenzionata, etc.).
2. Servizi alla persona e alle famiglie:
a. Servizi scolastici (es. edilizia di scuole primarie e secondarie, trasporti alunni e studenti, mense scolastiche, supporto alla disabilità, strumenti innovativi di comunicazione scuola – famiglia, etc.);
b. Servizi culturali (es. biblioteche, musei, gallerie, teatri, corsi, etc.);
c. Servizi di conciliazione famiglia – lavoro (es. orari sportelli, forme facilitate e/o dedicate di accesso a servizi e procedure, servizi online a carattere innovativo, etc.).

Non sono ammissibili per il riconoscimento le proposte presentate da soggetti che abbiano già ottenuto per la medesima buona prassi un finanziamento regionale, nazionale o comunitario.

Per la misura 2:

Il progetto si configura come un progetto integrato di azioni di semplificazione realizzate congiuntamente da tutti gli enti, che costituiscono il partenariato, con l’obiettivo di produrre risultati concreti e misurabili in termini di semplificazione.
Le azioni potranno riguardare le seguenti tipologie di semplificazione:
- semplificazione amministrativa di procedure, procedimenti, percorsi di trasparenza e accesso ai servizi;
- semplificazione organizzativa (riorganizzazione di servizi, processi, procedure, orari, etc.);
- semplificazione attraverso uso degli strumenti informatici e digitali;
- altre forme di semplificazione innovativa con forte impatto sul cittadino. Nello specifico costituiscono ambiti ammissibili delle buone prassi i servizi rivolti ai cittadini, alle imprese e alle famiglie.
Gli esempi sotto riportati non sono esaustivi delle buone prassi che potranno essere presentate:
1. Servizi ai cittadini e alle imprese:
a. Gestione servizi pubblici (es. trasporto pubblico locale, igiene urbana, polizia locale, tributi e tariffe, etc.);
b. Procedure autorizzative, concessorie e regolamentari (es. uso aree pubbliche, locali pubblici, attività sportive e culturali, edilizia convenzionata, etc.).
2. Servizi alla persona e alle famiglie:
a. Servizi scolastici (es. edilizia di scuole primarie e secondarie, trasporti alunni e studenti, mense scolastiche, supporto alla disabilità, strumenti innovativi di comunicazione scuola – famiglia, etc.);
b. Servizi culturali (es. biblioteche, musei, gallerie, teatri, corsi, etc.);
c. Servizi di conciliazione famiglia – lavoro (es. orari sportelli, forme facilitate e/o dedicate di accesso a servizi e procedure, servizi online a carattere innovativo, etc.).

Non sono ammissibili a contributo le proposte presentate da soggetti che abbiano già ottenuto per il medesimo progetto un finanziamento regionale, nazionale o comunitario.
SPESE AMMISSIBILI
Per la misura 1:

Nella domanda andranno indicati, al fine di valutarne la replicabilità, i costi sostenuti per la realizzazione della buona prassi, in particolare andranno specificati:
a) Acquisto di strumenti e attrezzature (hardware);
b) Altri investimenti immateriali (software e licenze d’uso);
c) Altri investimenti materiali;
d) Attività di consulenza, incarichi professionali e prestazioni di servizio;
e) Attività di formazione;
f) Attività di promozione e comunicazione;
g) Spese di personale interno;
h) Studi e analisi;
i) Spese generali;
l) Altre spese.

Per la misura 2:

Sono ritenute ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a) Acquisto e installazione strumentazione e attrezzature (hardware);
b) Altri investimenti immateriali (software e licenze d’uso);
c) Altri investimenti materiali;
d) Attività di consulenza, incarichi professionali e prestazioni di servizio (max.25%);
e) Attività di formazione;
f) Attività di promozione e comunicazione;
g) Spese di personale interno (max.25%);
h) Studi e analisi;
i) Spese generali (max.5%);
l) Solo per il Capofila: spese per azioni di promozione e coordinamento (eventi, campagne di sensibilizzazione).
I massimali sopra riportati per alcune tipologie di spesa sono da considerarsi su base complessiva dell’intero progetto e non relativamente al singolo partner.
Non saranno considerati ammissibili costi che non siano direttamente finalizzati all’attuazione del progetto.

Nel calcolo della spesa ammissibile, alle singole voci di spesa, può essere inclusa l’I.V.A., qualora la stessa non possa essere recuperata, rimborsata o compensata dal soggetto beneficiario.
SCADENZA
La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata esclusivamente on line utilizzando il servizio finanziamenti online  a partire dalle ore 10:00 del 6 giugno 2012.
Le candidature saranno aperte fino alle ore 12:30:
  • del 6 luglio 2012 per la Misura 1
  • del 23 luglio 2012 per la Misura 2.
http://www.semplificazione.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Attivita&childpagename=DG_01%2FWrapperBandiLayout&cid=1213520648067&p=1213520648067&packedargs=menu-to-render%3D1213386524628&pagename=DG_01Wrapper&tipologia=Agevolazioni

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